Il mare è grande: ricopre circa il 71% della superficie del nostro Pianeta ed è profondo in alcuni punti fino a 10 km, eppure conosciamo meno del 5% delle suo misteriosi abissi. Per poter proteggere in modo efficace l’Oceano, serve conoscerlo a fondo: ma se il mare è troppo grande per essere monitorato e studiato solamente dai pochi ricercatori, allora entrano in gioco le numerose persone curiose che amano e vivono gli spazi blu ogni giorno. Così, gli sport all’aria aperta che amiamo, diventano l’occasione perfetta per raccogliere insieme, un mare di dati. Nata e cresciuta con una finestra sullo Stretto di Messina, Arianna ha seguito la sua passione per il mare oltre-manica, laureandosi in biologia marina alla Bangor University (Galles, UK) e continuando i suoi studi con un master in Ecologia Marina e Conservazione presso l’Università di Plymouth (UK). Il richiamo del Mediterraneo l’ha portata tre anni fa a trasferirsi a Genova, dove lavora come libera professionista per progetti di ricerca, divulgazione e conservazione dedicati al Mare Nostrum. Esperta di citizen science e chair del Gruppo di Interesse speciale del Mediterraneo per la Marine Biological Association UK, è responsabile scientifica di OutBe, la start up che connette gli sportivi che vivono il mare all’aria aperta, con i ricercatori che lo studiano e proteggono.
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